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    06 dic 2019

    CAMBIAMENTI CLIMATICI E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE - LA SFIDA DELLA CO2 PER I SETTORI DEL CEMENTO E DEL CALCESTRUZZO

    in PARLIAMO DI PREFABBRICATI

    “IL CALCESTRUZZO È PARTE INTEGRANTE DELL’ECONOMIA CIRCOLARE, PERCHÉ PUÒ ESSERE PRODOTTO RIUTILIZZANDO ALTRI MATERIALI, E PERCHÉ COMPLETAMENTE RICICLABILE”


    Cambiamenti climatici, scarsità di risorse naturali, rapida urbaniz­zazione: sono alcune delle sfide epocali che il pianeta si trova oggi a sostenere. Per affrontarle con successo il settore delle costruzio­ni è un attore importante: il calce­struzzo è il materiale più utilizza­to al mondo dopo l’acqua. Volumi che sono destinati ad aumentare per soddisfare i crescenti bisogni del settore abitativo globale dettati da una popolazione mondiale in continuo aumento.

    Alla Conferenza di Parigi sul Clima (COP21) del 2015, 195 paesi hanno adottato il primo accor­do universale e giuridicamente vincolante sul clima. L’Accordo di Parigi definisce un piano d’azione globale in risposta alla minaccia dei cambiamenti climatici, impegnando la Comuni­tà internazionale ad adottare azioni che riduca­no le emissioni di gas a effetto serra e limitino l’aumento della temperatura media globale al di sotto di 2ºC rispetto al 1990.

    L’impegno europeo nell’ambito dell’Accordo, che prevede una riduzione delle emissioni del 40%, è stato accompagnato da una serie di po­litiche tra cui la promozione dell’energia rin­novabile e l’efficienza energetica degli edifici. Recentemente la Commissione Europea ha lan­ciato una visione per un’Europa decarbonizzata al 2050. Tra i fattori abilitanti al raggiungimento della decarbonizzazione, la Commissione Euro­pea ha individuato la competitività dell’indu­stria europea e l’Economia Circolare.


    IL CEMENTO E LA CIRCULAR ECONOMY

    La sostituzione dei combustibili fossili con i com­bustibili alternativi derivati dai rifiuti è la tecnologia che garantisce i margini di manovra più significativi. La riduzione delle emissioni di CO2 varia a seconda del tipo di CSS (Combustibile Solido Secondario) uti­lizzato, da un 70% fino ad arrivare al 100% nel caso di combustibili alternativi da biomassa, le cui emis­sioni sono considerate neutrali e non climalteranti. Una soluzione sicura e controllata che favorisce lo sviluppo di una “green economy”: valorizzando a li­vello energetico i rifiuti non più riciclabili a valle della raccolta differenziata si contribuisce a preservare ri­sorse non rinnovabili, trasformare il problema dei ri­fiuti in una risorsa a “kilometro zero”, evitando le di­scariche, e ridurre le emissioni di CO2, senza impatti negativi sull’ambiente o sulla qualità del cemento.

    Un’ulteriore circolarità e strategia per ridurre le emis­sioni di gas serra è l’utilizzo di materie prime alter­native in parziale sostituzione delle materie prime naturali da cava. Si tratta di materiali residuali o sot­toprodotti derivati da altri processi industriali perfet­tamente compatibili con il ciclo di produzione del ce­mento. La qualità del prodotto finito rimane inalterata, sia dal punto di vista tecnico che ambientale.

    Il calcestruzzo, un materiale ottenuto per miscela­zione di aggregati, acqua e cemento, ha una propria “impronta CO2” che dipende dal contenuto e tipologia di cemento utilizzato. Tuttavia, grazie alle proprie pre­stazioni, può dare un contributo importante alla ridu­zione delle emissioni di CO2 del settore dell’edilizia ed essere competitivo con altri materiali da costruzione in un’ottica di “ciclo di vita”. Le sue proprietà di resi­stenza e durabilità allungano la vita utile delle co­struzioni, consentendo un minor consumo di risorse non rinnovabili e una riduzione delle emissioni asso­ciate ai materiali utilizzati per la realizzazione delle opere. L’elevata massa termica del calcestruzzo con­sente una riduzione dei consumi energetici e delle relative emissioni di CO2 associate. Il calcestruzzo è parte integrante dell’economia circolare, sia perché può essere prodotto utilizzando materiali prove­nienti da demolizioni e scarti industriali, sia perché può essere completamente riciclato e riutilizzato a fine vita. La continua ricerca nel campo dei materiali a base cementizia, inoltre, ha fatto nascere negli anni prodotti innovativi in grado di affrontare concreta­mente il fenomeno dei cambiamenti climatici. Cal­cestruzzi drenanti, cool, fotocatalitici, conduttivi: sono solo alcuni degli esempi di calcestruzzi smart orien­tati alla sostenibilità ambientale, capaci di incidere su fattori legati al clima come la temperatura di superfici pavimentate o di involucri edilizi.


    LA CATTURA DELLA CO2

    Queste leve di riduzione, sulle quali da tempo il setto­re sta puntando, non consentono però di raggiungere la completa decarbonizzazione, a causa della com­ponente di emissioni irriducibili legata alle emissioni di processo. In aggiunta alle leve tradizionali di ri­duzione il settore sta investendo nella ricerca e svi­luppo di tecnologie per la cattura della CO2, che una volta isolata dal resto dei gas e resa pura, può essere catturata per essere poi permanentemente stoccata o riutilizzata. La CO2 catturata può diventare una materia prima per produrre nuovi combustibili o, idealmente, materiali da costruzione.


    Articolo tratto da: opendoors n° 8 | NOVEMBRE 2019, periodico trimestrale ITALCEMENTI


    MOZZO PREFABBRICATI

    Anche Mozzo Prefabbricati nel suo piccolo si impegna per offrire una qualità che sia rispettosa dell’ambiente. Ormai da anni abbiamo eliminato l’utilizzo di additivi chimici ed i tradizionali vibratori realizzando calcestruzzi autocompattanti con un’importante diminuzione dei consumi energetici e dell’inquinamento acustico. L’intero processo produttivo vuole essere sostenibile con il riutilizzo delle acque di lavaggio degli impianti di betonaggio e, in parte, il riciclo dell’inerte. È un impegno costante affinché l’efficienza di oggi possa tradursi in possibilità per il domani.




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